Casa di Ether Yukiyo Kitahime

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  1. Azalea ~
     
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    Giocatori: Azalea ~
    Ora: 5:30 AM
    Giorno della settimana: Lunedì
    Post precedente: Arrivo.

    oi6vte%20copia
    Ether Yukiyo Kitahime
    Entrammo in casa e lasciammo le valigie all'entrata.
    « Vieni, ti faccio vedere la casa. »
    Disse papà, allegramente. Forse si sentiva in colpa per avermi nuovamente sdradicata da un luogo e portata in un altro!
    Dall'ingresso, sulla destra, c'era una grande porta che portava in una stanza quadrata molto ampia. Lì c'era la cucina: mobili bianchi e semplici, con un tavolo e delle sedie abbinate al centro. In più in un angolo c'era una TV appesa al muro, qualche decoro qua e là ed altri mobili, forse dispense, sempre bianche e che non stonavano con il resto della stanza.
    Dopo la cucina tornammo nel "corridoio" (sebbene non avesse una lunghezza tale da esser definito corridoio), ch in realtà si allargava tantissimo, divenendo il salotto.
    A destra c'era una porta che conduceva nel bagno, dopo la porta c'erano delle grandi scale a vista che portavano al piano superiore.
    Il salotto era talmente spazioso che già mi vedevo la faccia di mia madre morire di invidia a Londra...
    Però il troppo spazio non stonava: tre grandi finestre, e ogni buco era comunque decorato con qualche mobile, stavolta in legno e non bianco, al centro c'erano divani in pelle gialli canarini, sotto un tappeto quadrato dalla fantasia floreale, e al centro c'era un tavolino di vetro. Di fronte ai divani, un televisore appeso al muro gigantesco.
    « Come ti pare fino ad ora? »
    Chiese papà, sorridente.
    « Mi piace. »
    Dissi semplicemente, entrando in bagno. Questo era un pò più piccolo: una doccia, mobile-lavandino, WC e bidee... poi una grande finestra con delle tendine blu visto che tutto in quella stanza era tendente al blu.
    Uscì e salì le scale, raggiungendo mio padre.
    Mi mostrò velocemente la sua camera (davvero piccola rispetto alle altre stanza - segno che il lavoro veniva prima, come sempre), poi mi fece vedere un piccolo sgabuzzino, il bagno (stavolta più grande, e con una vasca che sembrava una minipiscina con tanto di scaletta!) e quindi la mia stanza.
    « Bene, ti lascio sistemare le tue cose... io vado a farmi un pisolino, ho il pranzo di benvenuto all'una! Tu ovviamente puoi mangiare anche fuori, oppure fare la spesa... come preferisci! Ci vediamo a cena, okay? Mi dispiace doverti lasciare, ma non ho dormito bene in treno e vorrei riposare un pò... »
    « Papà va benissimo. »
    Risposi semplicemente, con un sospiro.
    Entrai in camera e la trovai incredibilmente di mio gradimento: cosa strana visto che nella precedente casa avevo quasi urlato essendomi ritrovata piena di peluche rosa e volà ovunque!
    Questa volta era molto più semplice. Un grande letto al centro, una finestra, un armadio a quattro sportelli, una scrivania. Veramente il top per me.
    Mi gettai letteralmente nel letto, godendo della sua morbidezza e stiracchiandomi, prima di sdraiarmi di schiena e fissare il soffitto.
    Quante cose erano successe in tre anni. Ed ora che ero lì, avevo la sensazione che sarebbe potuto accadere di tutto.
    Una mano andò a giocare con una ciocca dei miei capelli, mentre con l'altra smanettavo con il cellulare per avvertire Eiko dei dettagli sulla nuova casa.
    Dopo posai il telefono e rimasi stesa di fianco, mentre gli occhi mi si chiudevano da soli.
    Se papà non era riuscito a dormire, non era stato diverso per me.
    Durante il tragitto continuavo a chiedermi se avevo fatto la scelta giusta, e avevo trattenuto come potevo l'impulso di saltare giù dal treno ed andare ad abitare con Eiko.
    La mia amica infatti non abitava più con i suoi, dopo averci litigato un anno prima, ed ora studiava e lavorava per mantenere l'appartamento.
    "Devo andare a scuola più tardi..."
    Pensai prima di addormentarmi.

    Continua in High School... domani x3
     
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0 replies since 7/7/2011, 22:04   63 views
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