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La palestra era un edificio enorme che si divideva su due piani, quello inferiore era diviso in tre parti: la prima presentava un vasto spazio con un pavimento lucido con segnate diverse linee che potevano delimitare un campo da basket, da volley o da calcetto. Alle due estremità del campo vi erano due canestri e piegata in maniera più o meno ordinata a metà campo si trovava la rete per le lezioni di pallavolo. Nel magazzino si trovavano invece i palloni ed altri piccoli attrezzi di vario genere. Attorno al campo erano disposti diversi attrezzi, dalle parallele, alle pertiche, alle corde ed era presente anche un quadro svedese. Un' altra sala di dimensioni poco inferiori presentava un pavimento ricoperto da tessere di gommapiuma colorati simili a tessere di un puzzle enorme incastonate tra loro. Li si tenevano alcune lezioni di judo o di altre arti marziali, ma veniva usata di rado. L'altra sala, grande quanto le altre due messe assieme, se non di più, comprendeva una piscina. Non era di dimensioni olimpiche, certo, ma era più che sufficiente per partite di pallanuoto e allenamenti di nuoto anche a livello agonistico.
Il piano superiore possedeva invece una sala pesi con diversi macchinari, una piccola stanza come quella al piano inferiore con il pavimento di tessere di gommapiuma dove si facevano lezioni di aerobica, spogliatoi divisi per maschi e femmine con tanto di docce e sauna.
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Daygo Yamazaki
Entrai nella palestra seguito da Yukiyo. Lanciai uno sguardo in giro, non vi era proprio nessuno, il che voleva dire che avevamo la palestra proprio tutta per noi.
Eccoci qui.
Dissi, cercando di avere un tono vagamente amichevole.
Abbiamo la palestra, l'area pesistica e anche la piscina. Desiderate visitare qualcuna di queste in particolare?
Le domandai alla base delle scale.
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Azalea ~.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Continua dalla segreteria.Ether Yukiyo Kitahime
Entrai in palestra velocemente, rimanendo quasi a bocca aperta per lo stupore.
Bye-bye vecchia palestra...
Pensai sorpresa, iniziando a curiosare qua e là, senza nemmeno dare il tempo al professore di spiegarmi com'era diviso il luogo.
Ma l'ascoltavo, anche se un pò distrattamente, e le mie orecchie vennero attirate da una sola parola: piscina.
Si perchè adoravo l'acqua, e fosse dipeso da me sarei stata perennemente in piscina, ventiquattro ore su ventiquattro!
Tornai accanto a lui, per rispondergli.
Piscina! trillai allegramente.
Purtroppo era un mio difetto, lo sapevo, ma quando c'era qualcosa che mi entusiasmava particolarmente diventavo insopportabile.
Poi nella mia mente arrivarono anche le altre parole: area pesistica e la palestra vera e propria.
Ma in mente avevo solo la piscina, per ora.
DUH! Potevo portare il costume.
Pensai mordendomi un labbro.
Mi scusi, è una curiosità... ci sono altre piscine in città oltre a questa della scuola?
Gli chiesi, tornando ad usare il mio tono di voce, e non quello trillante ed acuto.. -
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La ragazza parve particolarmente interessata alla piscina. Ne ebbi conferma quando mi domandò se in città ve ne fossero altre.
Certamente.
Esclamai.
c'è quella comunale, quella del palazzetto dello sport, un po' più grande di questa e quella dove vengono ospitate le gare internazionali, anche se non è di certo accessibile a tutti.
Replicai.
Poi naturalmente ci sono diversi centri estivi e di sicuro ce ne saranno altre che al momento mi sfuggono.
Aggiunsi, incamminandomi alla destra delle scale per raggiungere l'ingresso della piscina.
Venite.
Le dissi, seguendo una vetrata attraverso la quale si poteva benissimo vedere la piscina e tutto quel che le stava attorno, poi scesi una rampa di scale che prima non si vedeva perchè coperta da quelle che salivano ed entrai nell'area della piscina e feci segno a Yukiyo di entrare.. -
Azalea ~.
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Ether Yukiyo Kitahime
Ascoltai in silenzio annuendo di tanto in tanto.
Ah, d'accordo grazie.
Risposi, portando lo sguardo oltre le vetrate, osservando tutto ciò che ci circondava.
Di sicuro ci avrei fatto un salto ogni tanto, visto che in fondo mi piaceva nuotare e non volevo aspettare solo l'estate per farlo.
Mi bastava stare attenta alla gola, se volevo continuare a cantare.
Quando il professore mi fece cenno d'entrare, ubbidii, ritrovandomi in una grande stanza con una piscina al suo interno.. -
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Dopo che era entrata attesi qualche istante in modo che potesse distrarsi a dovere, in modo che potessi chiudere la porta a chiave senza che se ne accorgesse. La serratura scattò tanto lentamente che perfino io non riuscii a captare il minimo rumore.
Compii qualche passo verso Yukiyo e mi accostai a lei.
Sembrate molto affascinata da una semplice piscina... potreste anche entrare a far parte di uno dei club di nuoto...
Proposi, per poi fare ancora una domanda.
Suppongo non abbiate molto da fare questa mattina... desiderate fare una nuotata? Avete il costume con voi?
Domandai, anche se era praticamente impossibile che si fosse portata la divisa per le lezioni di nuoto in una giornata dove avrebbe forse vagato senza meta per i vari corridoi della scuola.. -
Azalea ~.
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Ether Yukiyo Kitahime
Lo guardai incuriosita.
C'è un club di nuoto?
Chiesi interessata. Però ci pensai su un attimo e feci segno di no.
Sarebbe troppo impegnativo, mi piace nuotare di tanto in tanto ma niente di che... se dovessi scegliere un club, entrerei a far parte di un coro o qualcosa del genere.
Risposi, mentre ancora gli davo le spalle, presa ad osservare persino il soffitto.
Alla seconda domanda però, mi voltai e l'osservai un attimo, insicura su come rispondere.
Avevo capito bene?
Potevo forse definire il mio intimo nero come un costume?
Seriamente, credo che già conosciate la risposta.
Dissi scrollando le spalle, ironica, avvicinandomi al bordo e toccando la superficie piatta e cristallina con un dito.
Era tiepida, proprio come piaceva a me.
Il mio sguardo vagò per la stanza, soffermandosi un pò su tutto, tranne che su di lui.
Avevo un brutto presentimento, ma decisi di mantenere la calma.
Non perdevo velocemente la pazienza, e sinceramente non ci tenevo a fuggire da quella stanza come se fossi impazzita o qualcosa del genere!
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Beh, c'è quello di nuoto, quello di pallanuoto e anche quello di nuoto sincronizzato, anche se di recente non contano molti membri
Dissi, replicando la sua domanda riguardo i vari club di nuoto.
Quando replicò riguardo al costume la fissai per un istante, poi feci spallucce.
Ad essere sincero, si, lo supponevo... mi era sembrato comunque giusto chiedere.
Feci poi una pausa e mi diressi verso una porticina all'angolo.
Forse ho qui qualcosa che potrebbe tornarvi utile.
Dissi, entrando in quello che sembrava essere uno sgabuzzino buio dove si tenevano alcune cose per gli sport acquatici. Tornai subito dopo con qualcosa in mano, pareva una delle divise utilizzate dagli studenti per gli sport acquatici.
Ecco qua.
Esclamai trionfante, quasi sembrando Giasone che tornava con il vello d'oro. Lo mostrai a Yukiyo, tirandolo per mostrarlo meglio. era una di quelle divise dal tessuto elasticizzato di colore blu molto aderente. era di taglia piuttosto piccola e, pur non avendo la ragazza un fisico molto sviluppato lo avrebbe trovato più stretto del dovuto, ma questo non era certo un problema mio. Era uno degli ostacoli che si frapponevano fra lei e quella che si poteva definire la sua passione per l'acqua.. -
Azalea ~.
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Ether Yukiyo Kitahime
Ma perchè mai pensa che io voglia nuotare?
Mi chiesi prendendo la divisa e squadrandola, rimanendo in silenzio.
E poi se l'avessi indossata sarei letteralmente soffocata, era strettissima.
Non volevo morire giovane.
D'accordo.
Dissi scrollando le spalle e rilanciandoglielo, non preoccupandomi di come avrebbe giudicato il gesto.
Il mio intimo sembrava un bikini, avrei usato quello come costume.
L'avevo comunque fatto altre volte durante le feste segrete a Londra...
Velocemente rimossi tutto tranne l'intimo, appunto, e dopo aver legato i capelli in una coda alta, mi tuffai in acqua.
Non mi voltai a guardare la faccia dell'uomo mentre mi spogliavo, tanto era come quando andavo al mare, niente di più, niente di meno.
L'unica differenza stava forse nel tessuto del mio costume improvvisato, ma era comunque nero e non si vedeva granchè.
L'acqua era esattamente come immaginavo: tiepida, limpida, e semplicemente fantastica.
Presi aria e scesi in fondo, rimanendoci per qualche minuto.... -
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Notai che non intendeva mettere il costume che le avevo trovato di fortuna, così non mi sorpresi quando lo rilanciò verso di me che o accolsi semplicemente ponendo una mano sulla sua traiettoria. Pochi minuti dopo la ragazzina era già in abbigliamento intimo e si tuffò in piscina con quello. Probabilmente non la preoccupava avere indumenti bagnati addosso dopo.
Notai che si era immersa completamente, forse a prendere maggior familiarità con l'acqua. Vedendo che era rivolta con lo sguardo nella direzione opposta, iniziai a sbottonarmi la giacca, lasciandola cadere a terra, seguita dai calzoni, dalla maglietta e, infine, dai miei boxer. Mi immersi quindi lentamente nella piscina completamente nudo ma non mi avvicinai a lei per il momento, restando vicino al bordo della vasca.. -
Azalea ~.
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Ether Yukiyo Kitahime
Continuai a nuotare sott'acqua, ignara di quello che stava succedendo in superficie, finchè non sentii che avevo ovviamente bisogno di respirare.
Mi voltai nuovamente, per tornare in superficie, ma da sotto l'acqua vidi le game di Daygo, e scorrendo lo sguardo notai che non indossava nulla.
Il mio cuore prese a battere più velocemente, ma decisi di mantenere la calma.
Mi voltai in modo che pensasse non l'avessi ancora visto, ed uscì dall'acqua praticamente dal lato opposto da dov'era lui.
Presi aria, e mi issai sul bordo, mettendomi seduta e guardandolo negli occhi.
Com'è l'acqua?
Chiesi, sorridendo, mentre mi domandavo come potevo uscire da quella situazione.. -
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Sembrava voler scappare, e in un certo senso faceva bene. Quando mi domandò com'era l'acqua non risposi, facendo appello alla forza che avevo in me: l'arcidemone Moloch fuso alla mia anima. il mio aspetto sembrò mutare leggermente per qualche secondo, la carnagione si fece più rossastra e l'acqua stessa sembrò iniziare a bollire nelle mie immediate vicinanze. Naturalmente ora era molto più calda rispetto a prima.
Pochi istanti dopo, tornai ad essere normale e fissai la ragazzina.
Vi basterebbe immergervi per saperlo.
C'è forse qualcosa che vi spaventa?
Domandai, quasi sfidandola a tornare in acqua.. -
Azalea ~.
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Ether Yukiyo Kitahime
Fuggi.
Semplice, concreto e probabilmente la cosa più saggia da fare.
Fissai l'uomo per un pò, seriamente preoccupata quando vidi l'acqua bollire attorno a lui, mentre quella dov'ero io diventava solo leggermente più calda, visto che lo sentivo dalle gambe, immerse per metà.
Fuggi!
Continuai a pensare, anche se rimanevo comunque inchiodata lì.
Sospirai lentamente, guardandomi attorno e prendendo a giocare con una ciocca dei miei capelli lunghi.
Non credo sia uno sprovveduto, avrà sicuramente bloccato la porta, ma potrei comunque tentare.
Pensai guardando la porta, e poi tornando a guardare lui.
Cos'era? Era davvero un essere umano?
Come mai l'acqua stava bollendo e lui aveva mutato colore per un attimo?
Possibile che esistessero dei demoni o qualcosa del genere in quella scuola?
Chi me l'aveva fatto fare a seguire mio padre fino a lì? Tanto non c'era mai...
No grazie, qui sto benissimo, troppa acqua e beccherò un raffreddore.
Dissi, sforzandomi di parlare.. -
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Di sicuro la ragazzina aveva capito le mie intenzioni, ma restava seduta sul bordo della vasca senza fuggire. Come dice un proverbio occidentale, se Maometto non va alla montagna, la montagna va da lui. Presi così a muovermi nella sua direzione un passo dopo l'altro, con estrema calma. Avrebbe potuto benissimo fuggire prima ancora che potessi raggiungerla, ma la cosa non mi preoccupava, in quanto a quel punto avrei potuto uscire dalla vasca e utilizzare uno degli incantesimi proibiti di cui ero a conoscenza e allora, sarebbe venuta lei stessa da me, pur contro la sua stessa volontà. . -
Azalea ~.
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Daygo iniziò a muoversi nella mia direzione, lentamente, come stessimo giocando al cacciatore e la sua preda.
Seriamente, che dovevo fare?
Se non era umano allora aveva sicuramente qualcosa in mente nel caso avessi provato a fuggire, ma se restavo lì....
Non ci volevo nemmeno pensare.
Mi venne da sorridere al pensiero che Eiko avesse paura di essere violentata, ma in realtà ciò era lontano dall'accadere, e che io che non ci avevo mai nemmeno pensato stavo correndo quel pericolo.
Morsi un labbro finchè non sanguinò un pò, poi decisi che non volevo aspettare il suo arrivo.
Sicuramente mi avrebbe presa, ma almeno potevo provarci a fuggire e non rimanere impalata lì a far nulla.
E' stato molto divertente, ora si è fatto tardi!
Dissi scattando in piedi, mentre Daygo era giunto a metà della piscina, e facendo il giro per raccogliere i miei vestiti.
Andai anche alla porta così veloce che mi sembrava di aver messo le ali ai piedi, ma nemmeno mi stupii quando la trovai chiusa.
Morsi nuovamente il labbro dove prima sanguinava, sentendo che si era leggermente gonfiato, ma non riuscii a concentrarmi sul piccolissimo dolore che ciò mi provocò.
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Nulla da sorprendersi. Probabilmente prevedendo le mie perverse intenzioni, la ragazzina fece di tutto per allontanarsi dall'acqua, raccogliere frettolosamente la propria roba e cercare, inutilmente, di fuggire.
Sorrisi sadico, ma non fu per lei possibile notarlo e mi mossi fino a raggiungere il bordo della vasca nella sua direzione ed uscii fuori, completamente nudo con l'acqua che colava giù per tutto il corpo. Era una ragazzina carica di vitalità, sarebbe stato un vero peccato farsela fuggire e, di certo, inseguirla mi avrebbe fatto perdere tempo, oltre a causare danni in giro. Tra l'altro avrei potuto rischiare di ucciderla. Decisi quindi di ricorrere alla stregoneria, e nel libro nero c'era un incantesimo che faceva proprio al caso mio in quella situazione e non richiedeva nemmeno componenti materiali o altro, bastava il mio corpo nudo.
Attinsi quindi al potere della creatura legata a me in modo da potenziare l'incantesimo, vista la distanza con il bersaglio ed iniziai a pronunciare la formula.
Viret, Paimon, Beelzebub, Lucifer...
Era la formula del Richiamo irresistibile: tale incantesimo avrebbe soggiogato la ragazza ai miei desideri, ma soltanto nel corpo, costringendola a dirigersi verso di me per donarmi piacere, pur lasciandola consapevole delle sue azioni ed agendo contro la sua volontà, fino a che non avrei raggiunto il massimo grado di piacere..
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