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CITAZIONE
Il ragazzo giunse in palestra, sedendosi su una delle sedie che c'erano di fianco alle entrate degli spogliatoi, e a bracia conserte, battendo ritmicamente il piede a terra, attendeva l'arrivo di Saki.
Forse finalmente, dopo 2 anni di attese, i suoi sforzi sarebbero stati ripagati
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‚akhara.
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Saki Tatsuno
Entrò con passo felpato nella palestra e vide che il ragazzo la stava aspettando al seduto vicino ad uno spogliatoio.
Le ore erano passate talmente tanto velocemente che non aveva neanche avuto il tempo di pensare a cosa fare.
Quell'ala della scuola era deserta e si poteva udire unicamente i passi delle scarpe che Saki aveva ai piedi.
Prima di andare verso di lui prese una sedia che era vicino all'entrata e la mise a qualche metro dal ragazzo, dopodichè lasciò cadere il corpetto dell'uniforme e sbottonò la camicià, tolgliendo Maro dal proprio seno e mettendolo sopra la sedia.
Dopodiché con la camicia così aperta da lasciar vedere il seno si avvicinò al ragazzo sedendosi sulle sue ginocchia, mostrandogli i suoi seni
"emm.. padrone.. ed ora che faccio?"
Chiese imbarazzata dalla situazione e indecisa sul da farsi. -
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Azumamaro
Se le sue tenere braccine di pezza potessero muoversi, se le sarebbe date sul viso per un facepalm degno di oscar
"Ma come fai a chiedermi cosa devi fare? Ascolta devi fare finta che quello sia io, tu come ti comporteresti con me?" Poi prese un pò di tempo per riflettere e aggiunse "A noi uomini piace essere sedotti e piace vedere che la donna che ci piace sia in nostro possesso, in nostra completa balia, quindi devi farti vedere provocante, servizievole, ma non troppo...falle capire sia con le parole che con i gesti che vuoi fare con lui tutto...e ripeto...tutto...poi in base a quello che dice tu rispondigli di conseguenza, devi apparire ai suoi occhi disinibita, provocante e vogliosa."
Intanto l'altro ragazzo già si stava eccitando alla vista del prosperoso seno di Saki
"2 Anni che aspetto questo momento...ce ne hai messo per giungere...Saki...sei stupenda..." Disse in maniera maliziosa, leccandosi le labbra. -
‚akhara.
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Saki Tatsuno
Fece un cenno d'assenzo con lo sguardo spostato lateralmente rispetto a quello dello studente, cercò di fare come le aveva suggerito Maro; si sistemò meglio sulle sue gambe, in modo che la gonna fosse alzata e cosa riesca a sedersi sopra il membro ancora coperto del ragazzo.
« due anni che cerchi di scoparti una suora? sei davvero un cattivo ragazzo »
Mentre parlava si sbottonava la camicetta fino a scoprire totalmente il suo corpo e lasciò cadere anche quella sul pavimento. Poi prese a sbottonare anche quella del ragazzo mentre avvicinava la bocca al suo collo.
« Finirai di certo all'inferno »
Dicendo ciò gli diede un piccolo morsetto sul collo mentre finiva di togliere i bottoni.
Si riportò con la schiena retta a sedere sopra la protuberanza nei pantaloni che aveva assunto il ragazzo, mentre con il volto in fiamme dall'imbarazzo di voltò verso Maro.
"C-come sto andando?"
Gli chiese mentre abbassava le spalline del reggiseno. -
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Azumamaro
"Ti stai ancora trattenendo non va bene, e non voltarti ogni volta da questa parte, concentrati solo su di lui..." La bacchettò di nuovo, sempre con la sua vocina ritoccata "andiamo tira fuori il tuo lato perverso...quello nascosto, fa come se fosse la tua ultima scopata della vita..."
"Non importa dove finirò, ora fammi divertire...ti voglio Saki..." Fu lui a prendere l'iniziativa andando a massaggiarle i seni e a muovere i fianchi sotto di lei, per farle sentire la sua enorme protuberanza. -
‚akhara.
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Saki Tatsuno
Udendo il rimprovero del demone rivolse lo sguardo verso il ragazzo sotto di lei e promettendosi di metterci più impegno scese dalle gambe di lui e vi si inginocchiò di fronte, abbassò la zip dei pantaloni che portava, facendo fuori uscire il suo membro, quando lo abbe davanti agli occhi iniziò a leccarlo, prima sulla punta e successivamente lungo l'asta fino a decidersi a mettere in bocca prima il glande ed a seguire il resto del membro.
Con una mano si strofinava la labbra della vagina, gemendo di tanto in tanto, mentre con l'altra sfiliva del tutto i pantaloni al ragazzo.
"Va bene.."
Comunicò al demone, quando ebbe finito di togliere gli indumenti dal corpo del giovane ragazzo, usò la mano rimanente per andare a stuzzicare i testicoli del giovane.
Fece uscire per qualche istante il membro dalla sua bocca e con la mano che era tra le sue gambe afferrò il pene del ragazzo ed iniziò a masturbarlo.
« Ehi.. ti piace così?»
Sussurrò con il volto sempre avvolto dal suo solito rossore imbarazzato. -
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Azumamaro
"Bene, stai andando nella direzione giusta, continua così..."
"Uuuh...oh si Saki...e meno male che eri una suora..uuuh...ho atteso così tanto questo giorno...ti voglio scopare...aaah..." Disse tra ansimi e gemiti senza contenersi, travolto dalla mole di piacere che gli stava donando.
Non poteva lontanamente pensare che un pupazzetto pervertito tutto nero stava osservando la scena.
Intanto socchiuse gli occhi accarezzandole i capelli, lasciandola fare e piegando il apo all'indietro lasciando che dalla sua bocca semichiusa uscissero quei suoni di piacere e di libidine che Saki gli stava donando. -
‚akhara.
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Saki Tatsuno
Sentendo prima le parole del demone e dopo le parole del ragazzo, si decise ad alzarsi in piedi dalla sua posizione attuale, e, costringendo anche lo studente ad alzarsi, si mise di fronte a lui, con il pene che le pulsava sulle mutandine e che sembrava impazientirsi ad ogni secondo che passava.
« Se davvero le cose stanno così, non c'è ragione d'aspettare.. »
Disse prima di togliersi la gonna rimanendo così con solo le mutande indosso, ben presto fu anche il loro momento e le lasciò scivolare lungo le gambe finchè non toccarono terra.
A quel punto si mise a gattoni sul pavimento della palestra, mostrando così entrambi i suoi buchi al ragazzo.
« Scegli te quello che preferisci.. »
Gli disse allargandosi le natiche con una mano mentre con l'altra faceva forza a terra per rimanere in equilibrio, nel frattempo si era messa in una posizione tale che riuscisse a vedere il pupazzo sull'altra sedia, quindi gli rivolse lo sguardo, ma lo abbassò dopo poco.. -
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Azumamaro
"Saki...non resisto...non resisto più..." Ma nel momento in cui stava per infilarti il suo pene Maro si trasformò tramortendolo con un colpo secco alla nuca, trascinandolo come fosse un cadavere all'interno dello spogliatoio e chiudendo la porta
"Ecco fatto...direi che l'hai sedotto a dovere...". -
‚akhara.
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Saki Tatsuno
Sì voltò di scatto sentendo il sordo tonfo provocato dal corpo del ragazzo, si inginocchiò a terra osservando ciò che accadeva, incuriosita dal gesto.
« Ma che fai? »
Domandò sorridente a Maro, mantenendo le mani sulle proprie coscie, che a loro volta era poggiate sui suoi polpacci.. -
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Azumamaro
"Ehm...diciamo che mi prendo il giusto compenso per la lezione che ti ho dato..." La prese per i fianchi sollevandola, per poi mettersi seduto su una sedia e penetrandola da dietro, cominciando a muovere i fianchi su e giù. -
‚akhara.
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Saki Tatsuno
Gemette quando il membro del ragazzo entrò d'improvviso dentro di lei, e socchiuse gli occhi gustando il momento, poi, mentre continuava ad avere dentro il pene del ragazzo, roteò il proprio corpo così da ritrovarsi faccia a faccia con lui.
« Bastava chiedere.. »
Gli disse mentre cominciava a fare dei movimenti circolari col bacino, che mischiati alle spinte del demone le provocavano un enorme piacere.
Si avvinghiò sulle labbra del ragazzo, obbligandolo ad un appassionante e duraturo bacio.. -
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Azumamaro
"Un vero uomo non deve chiedere...mai..." Disse lasciandosi travolgere dal bacio di Saki, continuando a spingerle con foga il membro dentro fino in profondità "Però una cosa la devo chiedere per forza...fammi sentire come godi..." La afferrò per il sedere portandola contro la parete, continuando a sbatterla da lì. -
‚akhara.
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Saki Tatsuno
Sentendosi sollevare si afferrò istintivamente al collo del ragazzo lasciandosi trasportare, sia nel corpo che nella mente, mentre i suoi respiri si facevano più affannosi ed i gemiti divenivano più frequenti.
Quella stimolazione delle pareti della sua vagina la facevano impazzire, non sapeva se urlare di piacere o se tacere nella paura di venir scoperta, quindi le due volte che abbe l'istinto di urlare si portò le mani alla bocca evitando così di far diffondere più di tanto l'eco.. -
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Azumamaro
Maro continuava a spingere con foga dentro di lei, ma vedendo che erano in corridoio ebbe una brillante idea
"Vieni con me nello spogliatoio...ti mostro una cosa" Disse facendola scendere, per poi portarla all'interno della stanza, chiudendo la porta, ed ergendo una barriera per insonorizzare la stanza.
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