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Enchanted™.
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Finalmente, dopo altre energetiche spinte, si staccò da me e mi lasciò imbambolata davanti a lui.
Non mi sentivo diversa da prima nemmeno un pò, ancora in corpo c'era la voglia di saltargli addosso, quindi l'incantesimo non era stato rimosso. L'avrei saputo, perchè sarei corsa via da quella stanza fiondandomi contro una finestra o qualcosa del genere, forse...
Cos'altro poteva volere da me? Non si era ancora divertito abbastanza?
Mi sarebbe toccato rimanere lì dentro a vita?
Trattenni uno sbuffo, facendolo passare come un ultimo gemito, e rimasi in attesa confusa su ciò che dovevo fare o che voleva farmi.
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Forse mi aspettavo troppo da quella ragazza. ora che pareva essersi decisa a lasciarsi andare, quando la lasciai per fare in modo di assumere una posizione a lei più comoda o far qualcosa che le avrebbe dato maggior piacere, rimase li ferma e intontita, quasi come fosse una bambola in attesa di ordini da eseguire. A quanto pareva, dovevo continuare a darmi da fare personalmente.
Le afferrai le spalle, invitandola a girarsi, per poi spingerla leggermente in avanti in modo che si piegasse col busto poi, da dietro, avvicinai di nuovo il mio membro al suo sesso e spinsi per farlo entrare, mentre la trattenevo per i fianchi.. -
Enchanted™.
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Dallo sguardo che fece sorrisi, pensava forse che avrei preso iniziativa o qualcosa del genere?
Io in quel momento mi ero "arresa" ad essere la sua bambola finchè quell'incantesimo non fosse svanito, lasciandomi libera, ma non avevo proprio intenzione di assecondarlo!
Mi ritrovai piegata in avanti e sentii che rientrava in me con la stessa andatura di prima.
Ah!
Squittii improvvisamente, senza nemmeno provare a frenarlo, tanto era inutile e mi ero stancata.
Continuavo a sentirmi "isolata" dal mio corpo ed era strano: sentivo che godeva ma non ero io a provarlo.... -
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Come fosse la cosa più naturale del mondo, ripresi a penetrare Ether con foga, spostando dopo pochi minuti la presa ai suoi polsi, mentre ad ogni colpo, l'acqua saltava, agitata violentemente. Sentivo il desiderio crescere in me, anzichè diminuire e questo voleva dire una sola cosa: il demone dentro di me stava per uscire, anche se dalla situazione attuale sarebbe cambiato poco o nulla. . -
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Ahn...
Continuò, aumentando il ritmo piano piano.
Ah.
Certo che, se non ci fosse stato l'incantesimo, invece di trattenere i gemiti, avrei dovuto trattenere le lacrime o le urla.
Ah, hn..
Ma tanto non era così, lo vedevo, mentre l'acqua, schizzando, mi finiva addosso, mentre sembrava diventare leggermente più calda man mano che il tempo passava.
Che stesse usando di nuovo i poteri come quando l'acqua si era messa a bollire poco prima?
Ah!
In realtà avevo appena sbuffato, ma il mio corpo l'aveva fatto uscire come un'altro gemito, provocando una leggera irritazione in me.
Ma va beh, pazienza.
Daygo mi afferrò i polsi mentre continuava a penetrarmi indisturbato.
E da cosa doveva essere disturbato comunque?
Non c'era anima viva, solo noi e l'acqua.
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Non badavo nemmeno più a quello che facevo, sembrava essere una cosa assolutamente naturale. Poi capii che era come se non fossi più nemmeno io a penetrare la ragazza. Il cambio era avvenuto e di sicuro lo avrebbe percepito anche lei. Seppur di poco le mie dimensioni e la mia massa muscolare aumentarono, così come le dimensioni del mio membro che continuava penetrarla ora con forza maggiore rispetto a prima, mentre la temperatura attorno a noi saliva come alcuni minuti prima. Sembravo quasi essermi trasformato in una furia per la forza e la rapidità con cui la penetravo. Cambiai anche la mia presa, portandola a due ciocche dei suoi lunghi capelli e trattenendola per quelle, come se fossero le briglie di una cavalla ed avrei continuato così fino a che non avesse raggiunto il massimo grado di piacere. . -
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D'accordo non era solo un'impressione: anche se non potevo proprio vederlo, ero sicura che era tornato ad essere lo stesso che aveva fatto bollire l'acqua.
Sentivo che il suo membro si era ingrandito ed in più adesso mi penetrava con più forza e velocità, regalando al mio corpo sensazioni che esso reputava fantastiche, mentre io avevo messo il cervello in standby e "guardavo", o meglio subivo, in silenzio.
Intanto mi aveva lasciato i polsi, e mi aveva afferrata per i capelli.
Le mie mani andarono al bordo della piscina, permettendo al mio corpo di spingersi ancora di più verso di lui, mentre continuavo a gemere a ritmo di musica, con il rumore dell'acqua, ormai calda, come sottofondo.
Una musica che aumentava di velocità di minuto in minuto, così come cresceva il mio piacere insieme alle spinte.
Ormai stavo per raggiungere l'apice, non riuscivo nemmeno a ragionare molto.
Passai in rassegna un'improvvisa serie di insulti che avrei potuto urlargli alla fine di quella "dolce" tortura, ma il mio corpo mi impedii di urlarglieli uno ad uno, preso com'era a gemere.. -
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Come un selvaggio continuavo a penetrarla con forza inaudita, senza preoccuparmi minimamente del fatto che con le mie possenti spinte potessi farle male o meno. Ora che la mia parte più oscura era venuta fuori, l'unica cosa che mi interessava era quella di raggiungere l'apice del piacere, incurante dell'incolumità della nuova studentessa.
Sentivo comunque che nel giro di un minuto sarei venuto, riempiendola con il mio seme.. -
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Continuò a penetrarmi sempre più velocemente, sentivo che ormai era vicino all'apice almeno quanto lo ero io, e mi chiesi se davvero aveva intenzione di venire dentro di me.
Ah, ah, ah...
Sempre più veloce, iniziava quasi a mancarmi il respiro, appoggiai la testa al braccio sinistro, che a sua volta era appoggiato al bordo della piscina.
Stavo morendo dal caldo, visto che l'acqua era calda ed io ero accaldata, ma il mio corpo non sembrava veramente badarvi, un altro paio di spinte ed avrei raggiunto l'apice.. -
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C'ero quasi, lo sentivo. Nel frattempo continuavo a spingere come un animale furioso, tant'è che ogni volta che affondavo, i colpi riecheggiavano nella sala insieme ai gemiti della ragazza.
Iniziai a mormorare qualcosa, un altra formula.
Aikas, Aikas, Este, Beberoi.
Avevo saggiato i suoi umori, quindi potevo eseguirla tranquillamente. Questa era la formula del 'controllo del piacere', che mi avrebbe permesso di prolungare il suo orgasmo, ma dovevo starci attento, visto che prolungarlo più di dieci minuti, le avrebbe potuto provocare un infarto fatale, ma non era mia intenzione arrivare a tanto.
Poco più di un minuto dopo, raggiunsi l'apice, schizzando un'enorme quantità di seme direttamente dentro di lei. Certo, forse se l'altro me non avesse preso il sopravvento non ne avrei mai rilasciata una simile quantità, forse solo la metà.. -
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Pensavo che ormai stavo davvero per raggiungere l'apice, ma dopo che l'uomo ebbe pronunciato qualche parola, sentii che il mio cuore prendeva a battere più velocemente, mentre il mio corpo continuava a gemere ma non si decideva a raggiungere il punto di massimo piacere.
Dopo qualche minuto fu lui a venire per primo: dentro di me sentii come una marea improvvisa mescolata all'acqua.
E venni anche io, con un ultimo urlo, prima di accasciarmi al bordo della piscina cercando di riprendere aria.
Il cuore ancora batteva all'impazzata, ma stava lentamente rallentando, lasciando solo nel mio corpo una sensazione di stanchezza incredibile, mi girava la testa in maniera quasi spaventosa.
Se non ci fosse stato ancora lui dietro di me, probabilmente sarei caduta in fondo alla piscina e sarei annegata.
Da quando mi ritrovavo ad essere così debole?
Beh forse l'incantesimo mi aveva prosciugato tutte le energie... il chè significava che non avevo nemmeno la forza di fuggire ora che finalmente sentivo di nuovo di avere il controllo del mio corpo!. -
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Estrassi il mio membro da dentro di lei, ora in preda ad un orgasmo unico che sembrava ripetersi all'infinito e così sarebbe stato finchè io lo desideravo.
Uscii dall'acqua e mi piegai sulle gambe ad osservare la ragazza, incapace di contenersi.
Pensare che non volevi...
Commentai con la mia voce cupa, fissandola dall'alto in basso, mentre il suo orgasmo si prolungava ancora.
...sembra che adesso tu non riesca più a fermarti.
Dissi, inespressivo, come se non centrassi nulla in quello che le stava accadendo. Mi allontanai qualche passo verso i miei indumenti e iniziai a rivestirmi.
immagino che allora qualcosa del genere tu non l'abbia mai provato prima.
Ripresi, tornando a voltarmi verso di lei.
Se qualche volta ne desideri ancora, non hai che da chiederlo.
Aggiunsi, tornando a osservarla e sorridendo sadico nel vedere quella situazione.. -
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Rimasi in silenzio a lungo, fissandolo con odio rinnovato.
L'orgasmo era stato "favoloso" per il mio corpo e non avevo mai provato nulla di lontanamente simile, ma adesso quella sensazione mi stava facendo venire la nausea, non provare piacere, e la testa mi girava, così come il corpo era completamente prosciugato dalle energie. Piacevole?
No, ma non avevo nemmeno la forza di dirglielo mentre invece mi sfuggiva un sorriso ironico.
Desiderarne ancora? Forse con un altro incantesimo, perchè non avevo proprio intenzione di ripetere l'esperienza!
Stavo per dirgli di andare al diavolo, ma era solo fiato sprecato, si sarebbe messo a ridere o qualcosa del genere.
Invece, continuando a sorridere e guardandolo con odio al tempo stesso, gli schizzai addosso un'ondata d'acqua, bagnandogli i vestiti.
Perchè l'avevo fatto? Non ne avevo idea.
Forse per ricordargli che comunque non mi ero arresa, e che se non fosse stato per l'incantesimo non avrei fatto nemmeno metà delle cose che voleva.
O forse, era semplicemente per distrarmi da quella sensazione così sgradevole.. -
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Mi schizzò dell'acqua sui pantaloni, ma non vi badai, faceva caldo e si sarebbe asciugata in fretta.
Incominciai ad incamminarmi verso l'uscita, sciogliendo l'ultimo incantesimo, ormai erano passati diversi minuti. Di sicuro mai l'avrebbe ammesso di volerne ancora, ma pur cercando tra tutti i ragazzi dell'istituto, difficilmente avrebbe potuto provare di nuovo ciò che si rifiutava di ammettere di provare. Se poi fosse venuta da me o meno, poco mi interessava, non sarebbe stata la prima a cercarmi. E nemmeno l'ultima.. -
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Quando se ne fu andato, riuscii a sospirare sentendo che le forze mi tornavano in corpo.
Rimasi in acqua ancora un pò, a ripensare a tutto ciò che era accaduto, nuotando lentamente a pancia in su, lasciando che la calura del liquido mi sfiorasse fino alle guance.
Potevo crederci a quello che era successo o avevo sognato?
Alle fine uscii dall'acqua, recuperando i miei abiti, che indossai subito ignorando il fatto di essere ancora completamente fradicia.
Tirai solo fuori il telefono per paura che si rompesse.
Ben 10 messaggi da parte di Eiko che mi chiedeva se fosse tutto apposto.
Per non preoccuparla le risposi di si.
Quindi uscii dalla palestra e me ne tornai a casa, trovandola ovviamente vuota.
Chi mai avrebbe dovuto notare la mia assenza? Se anche fossi stata uccisa chi se ne sarebbe accorto?
Sbuffai, scrollando le spalle come se stessi davvero parlando con qualcuno e, dopo aver preso un cambio d'abiti puliti, mi fiondai sotto la doccia.SPOILER (clicca per visualizzare)Continua da qualche altra parte prima o poi xD..
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